“Il bambino comincia in noi molto prima del suo inizio. Ci sono gravidanze che durano anni di speranza, eternità di disperazione.”
(Marina Cvetaeva)
Perché quando siamo stressati il ciclo mestruale si fa irregolare, le erezioni sono più difficili da raggiungere e si perde l’interesse nel sesso? Ci sono molteplici modi in cui lo stress può alterare i meccanismi sessuali e riproduttivi.
Nei maschi, di fronte ad un evento stressante, l’intero sistema che si occupa della produzione e del rilascio del testosterone viene inibito, e questo avviene sia a causa di uno stressor fisico sia di uno stressor psicologico. Ad esempio studi sui primati dimostrano che la discesa nella gerarchia sociale porta ad un abbassamento dei livelli di testosterone. Questo accade in situazioni di stress perché le endorfine e le encefaline vengono secrete per ridurre la percezione del dolore, ma, nello stesso tempo, bloccano la secrezione di testosterone. Infatti, se è vero che questo meccanismo avviene anche quando lo stressor è rappresentato dall’esercizio fisico, a volte, quanto questo è svolto a livello agonistico in quantità eccessive, l’attività fisica può inibire la riproduzione maschile. Anche nelle donne atlete a volte si manifestano irregolarità mestruali e il menarca arriva più tardi del normale. Una moderata attività fisica provoca un aumento della massa ossea perciò è bene praticare sport in modo equilibrato. Lo stress non influisce soltanto sui livelli di testosterone ma anche sul sistema nervoso e sull’erezione. L’erezione è legata all’attività del sistema nervoso parasimpatico, perciò l’uomo deve essere calmo e rilassato, cosa che ovviamente non si verifica se si è stressati. Addirittura una certa dose di stress precedente, per esempio, danneggia e ostruisce i vasi sanguigni. E’ cosa estremamente comune che i problemi d’impotenza ed eiaculazione precoce insorgano nei periodi di stress e ciò può essere peggiorato dal fatto che la disfunzione erettile crea un circolo vizioso attraverso l’ansia da prestazione.
Nelle sue linee essenziali l’effetto dello stress sulla riproduzione e sulla sessualità femminile è molto simile a quello maschile. Nel primo periodo di stress i surreni secernono e riversano nel sangue una piccola quantità di ormoni sessuali maschili. In questo modo il peso corporeo diminuisce, le riserve adipose si esauriscono e all’improvviso non c’è abbastanza grasso per trasformare tutti gli androgeni in estrogeni; le concentrazioni di androgeni aumentano, inibendo, così, molte fasi del ciclo riproduttivo. L’amenorrea che si può verificare in questi casi è invece determinata dalle endorfine e dalle encefaline che riducono la probabilità di ovulazione. Lo stress può, inoltre, ridurre i livelli di progesterone, impedendo la maturazione delle pareti uterine e inibendo l’impianto dell’uovo fecondato. Forse alcune malattie ginecologiche che oggi affliggono le donne occidentali, come l’endometriosi, sono legate al fatto che viene attivato più del previsto un sistema fisiologico: le donne dei cacciatori-raccoglitori morivano giovani e, continuando a procreare, forse arrivavano ad avere una ventina di cicli mestruali durante il corso della vita. Lo stress può anche provocare una diminuzione del desiderio sessuale nelle donne.
In termini di sofferenza psicologica, poche malattie sono paragonabili alla sterilità. Eludere l’infertilità con i recenti progressi tecnologici è stato dunque un grande passo avanti nella medicina. Ma, nello stesso tempo, si tratta di un’esperienza estremamente stressante per chi la vive, spesso anche dal punto di vista economico. Gli stessi ormoni sintetici e gli inibitori ormonali che vengono iniettati costantemente possono avere conseguenze piuttosto gravi sull’umore e sullo stato mentale.
Un’ultima curiosità: il legame tra stress e aborto spontaneo spinse Ippocrate ad ammonire le donne incinte ad evitare inutili turbamenti emotivi. E’ stato successivamente dimostrato che lo stress può provocare aborti spontanei anche in altri animali. Se si è in una fase avanzata della gravidanza, lo stress può aumentare il rischio di nascita prematura, un effetto dovuto probabilmente all’alto livello di glicocorticoidi.
Quindi esistono una serie incredibile di meccanismi che possono risultare nocivi per la riproduzione delle donne stressate: esaurimento delle cellule adipose; secrezione di endorfine, prolattina e glicocorticoidi che agiscono sul cervello, ipofisi e ovaie; carenza di progesterone; eccesso di prolattina che agisce sull’utero.
Riferimenti bibliografici:
-Rispoli L. “Esperienze di Base e Sviluppo del Sé- L’evolutiva nella Psicoterapia Funzionale”, Franco Angeli, 2004.
-Sapolsky R. M. “Perchè alle zebre non viene l’ulcera? La più istruttiva e divertente guida allo stress e alle malattie che produce. Con tutte le soluzioni per vincerlo”, Orme Editori, 2004.
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