“Nell’arco della vita l’attività sessuale si svolge a forma di cerchio. Comincia dove finisce, con le carezze”
(Carlo Gragnani)
I sintomi che colpiscono la sfera sessuale si possono manifestare per motivi diversi, in persone diverse e in momenti diversi. Una cosa molto importante, dal punto di vista clinico, è quella di osservare l’evoluzione storica del sintomo: ad esempio all’inizio un sintomo di eiaculazione precoce, in base alla reazione del partner, si può trasformare prima in impotenza e poi in assenza del desiderio. E’ molto importante non farsi autodiagnosi da internet perché può comportare falsi allarmismi e fuorviare. Questa tendenza a credere a determinate diagnosi senza sottoporsi a visite da professionisti dipende spesso dalle nostre credenze, che interpretano un sintomo trovando delle possibili soluzioni che spesso scaturiscono in altri sintomi.
Tra le disfunzioni sessuali femminili le più importanti sono: il vaginismo, l’anorgasmia, i disturbi del desiderio; mentre quelle maschili sono l’eiaculazione precoce, l’eiaculazione ritardata, e il deficit erettile o impotenza. Si parla di disfunzioni e non di malattie, proprio perché sono alterazioni del normale funzionamento della sessualità ma, anche se possono essere secondarie ad una patologia organica, non sono di per sé malattie. Una disfunzione sessuale comporta sempre una multicausalità che riguarda diversi piani: biologico, intrapsichico, relazionale di coppia, relazionale allargato, l’antropologia e la cultura. Tutti questi aspetti influenzano il nostro comportamento sessuale e una disfunzione è spiegabile in base ad uno o più di questi criteri.
- Dal punto di vista biologico, perché la sessualità sia vissuta nella sua piena espressione, occorre, innanzitutto, essere in buona salute fisica. Per i mussulmani bisogna avere digerito poiché è anche un atto ginnico. Tutti i distretti del corpo devono essere sani, altrimenti ci sono difficoltà. Quando si manifesta una disfunzione bisogna, innanzitutto, sottoporsi ad esami medici per poter escludere un’eziologia organica. Tra le maggiori cause di disfunzioni maschili si ricordano: malattie dell’organismo (polmonari, renali, cardiache, degenerative, infezioni) che possono ridurre la libido e l’erezione a causa di una de-abilitazione generale e di depressione; epatiche, in quanto il fegato danneggiato non agisce bene sugli ormoni; qualunque stato che causa irritazione; qualunque stato che pregiudichi l’introduzione del pene; interventi chirurgici; disturbi neurologici e danno temporale e frontale; malattie vascolari che pregiudicano solo l’erezione. Tra le patologie femminili che possono determinare una disfunzione sessuale si citano: malattie dell’organismo; malattie epatiche; disturbi endocrini; malattie degli organi genitali.
- A livello intrapsichico c’è l’immaginario. Ognuno ha una propria mappa corporea che comprende anche le zone erogene. Secondo le teorie psicodinamiche lo sviluppo di queste aree è legato al contatto materno e se il contatto è eccessivo si possono sviluppare anche delle parafilie. Secondo il Neofunzionalismo tutte le Funzioni contribuiscono alla sessualità: emozioni, movimento, fisiologico dell’organismo, immaginazione, lasciare il controllo, tensione muscolare, ecc. E’ un’attività umana. Nella sessualità piena le sensazioni sono molto intense, ci si perde un po’, c’è poca vigilanza, i pensieri sono congruenti con le sensazioni di perdere i confini e il controllo, lo stato fisiologico è di eccitazione simpaticotonica, che non sia mescolata con ansia ma sia intensa, con capacità di andare in forte vagotonia, di avere immagini piacevoli e con alcune esperienze e capacità che funzionino pienamente, come prendere, dare, contatto, lasciare, cambiare l’altro.
- Un ulteriore importante aspetto è il relazionale di coppia. Una disfunzione può anche avere origine da due immaginari che si scontrano. Quando i due immaginari non si incontrano è perché non vengono esplicitati perciò non ci si capisce. Le banalità sono quelle che distruggono anche le relazioni più importanti. All’inizio, nel periodo dell’innamoramento, soprattutto, è l’attrazione sessuale che conta. La seconda cosa è un progetto affettivo e relazionale. All’inizio il progetto è idealizzato, i partner credono di aver trovato finalmente una persona che ci capisce, che sa cosa stiamo dicendo prima ancora che apriamo bocca, ma questa è una cosa impossibile che prima o poi si scontrerà con la realtà.
- Oltre al relazionale di coppia esiste anche il relazionale allargato. Noi siamo il prodotto di tutte le generazioni precedenti e delle credenze di chi ci circonda: ci sono una serie di informazioni, frasi dette dai parenti che vengono interiorizzate e questo riguarda anche la sessualità. Al contrario, oggi, i ragazzi gestiscono la propria sessualità con regole inventate, con delle loro teorie della sessualità, spesso tratte da internet e dai media. Ad esempio pensare che la prima volta non si resta incinte, un implicito che non ha nessun riferimento con la realtà che si sviluppa quando c’è una scarsità di conoscenze. Spesso non è necessario che una teoria sia vera per tranquillizzare, può influire negativamente sulle conseguenze reali.
- Anche la cultura di appartenenza è molto importante. La cultura comprende anche gli aspetti religiosi e la morale. Ad esempio nel cristianesimo si è sempre considerato peccato l’avere rapporti sessuali prima del matrimonio, il corano fornisce un elenco di comportamenti vietati, mentre il taoismo non da particolari prescrizioni.
Riferimenti:
Minolli M., Coin R. “Amarsi amando- Per una psicanalisi della relazione di coppia””, Edizioni Borla, 2007.
Rispoli L. “Esperienze di Base e Sviluppo del Sé- L’evolutiva nella Psicoterapia Funzionale”, Franco Angeli, 2004
Jannini E. A., Lenzi A., Maggi M. “Sessuologia Medica: trattato di psicosessuologia e medicina della sessulità”, edizioni Elsevier s.r.l., 2007.
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