Dipendenza da sport o overtraining?

“Anche se tutto va male, la ragazza ti lascia, perdi il lavoro, c’è sempre un campionato che inizia a settembre”
(Nick Hornby)

La dipendenza da sport è conosciuta anche come dipendenza da fitness o con il termine inglese di overtraining, che significa “eccesso di training”, ma il termine viene utilizzato per indicare una condizione clinica che andrebbe più correttamente definita come “Sindrome da Overtraining (OT)”. In realtà con questi termini si intendono forme diverse di dipendenza. Generalmente entrambe colpiscono individui appassionati di un determinato sport, spesso non professionisti. E’ stato dimostrato che 10 minuti di sport al giorno possono migliorare l’umore, scaricare la rabbia e ridurre l’ansia; aumentano la salute fisica riducendo la probabilità di patologie cardiovascolari, osteoporosi e ipertensione. Ma può succedere che il fitness diventi un pensiero costante prendendo il sopravvento rispetto alle relazioni, al lavoro e alle altre attività quotidiane.


Il dipendente dallo sport si riconosce da alcune caratteristiche:

1. Ha un coinvolgimento esagerato nello sporto rispetto ai risultati che ottiene, spesso raccontando in modo esagerato delle sue imprese sportive.
2. Se per qualche motivo non può giocare si nota un notevole calo dell’umore ed altri sintomi di astinenza come ansia e irritabilità o prova un senso di colpa.
3. Aumentano sempre di più gli esercizi giornalieri, con aumento della tolleranza, quindi bisogno di passare sempre più tempo in esercizi fisici per ottenere benefici.
4. Non prende un sufficiente periodo di riposo in seguito a periodi di affaticamento e/o continua a praticare sport anche in seguito ad infortuni.
5. Segue un’alimentazione legata esclusivamente all’attività sportiva, fa uso eccessivo di integratori e, a volte, anche di farmaci senza previo controllo medico.
6. La sua autostima dipende dai successi sportivi, che usa per apparire nel contesto sociale.

La “Sindrome da OT” è una situazione cronica, stabilizzata, per il cui recupero sono necessari mesi di riposo; è fondamentale infatti differenziarla dall’overreaching che è di breve durata (recuperabile con due settimane di riposo) e dal banale “senso di fatica” che perdura uno o due giorni dopo un sovraccarico di allenamento. Si tratta di una condizione fisiologica determinata da sforzi fisici intensi ed eccessivi che non consentono all’organismo il recupero di energia e la possibilità di smaltire lo sforzo e ricaricarsi (Cascua, 2004). In questo caso si notano scarsa concentrazione, irritabilità, umore instabile e abbassamento dell’autostima.

 

Riferimenti bibliografici:

– Alonso-Fernández Francisco “Le altre droghe: alimentazione, sesso, televisione, acquisti, gioco, lavoro” – Roma: EUR, 1999. – 208 p.; 21 cm.
-Rispoli L. “Esperienze di Base e Sviluppo del Sé- L’evolutiva nella Psicoterapia Funzionale”, Franco Angeli, 2004.
– Pani Roberto, Biolcati Roberta “Le dipendenze senza droghe: lo shopping compulsivo, Internet e il gioco d’azzardo”-Utet 2006
– Tejeiro Salguero T. Dipendenza dai videogiochi, “Personalità e dipendenze”, 9 (2003), n.1, p.11-22.

 

 

 

 

 

 

Psicologa Padova - Francesca GalvaniDipendenza da sport o overtraining?

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