La dipendenza da lavoro: 5 modi per riconoscerla

“Quando qualcuno ti chiede: “Chi sei?” e tu rispondi: “Sono un ingegnere”, dal punto di vista esistenziale la tua risposta è errata. Come potresti mai essere un ingegnere? L’ingegnere è ciò che fai, non è ciò che sei. Non chiuderti troppo nell’idea della funzione che svolgi, perché vorrebbe dire chiudersi in una prigione.”
(Osho)

La dipendenza da lavoro si manifesta quando il lavoro non ha più la funzione di garantire la base essenziale per sopravvivere, ma diventa una droga, che ci aiuta a superare le inquietudini esistenziali ed i problemi familiari. Il dipendente da lavoro avverte la forte necessità di dedicare la sua vita ed il suo tempo al lavoro a costo di ridurre o eliminare del tutto la vita familiare e personale. L’elemento della vita che generalmente si altera più precocemente a causa della dipendenza dal lavoro è proprio la vita familiare.
Il dipendente da lavoro viene spesso chiamato “workaholic”, termine che richiama le analogie tra la dipendenza da alcol e quella da lavoro. Un tempo queste persone venivano chiamate anche stacanoviste, ed erano anche oggetto di ammirazione e non era ancora considerata una patologia.


Il ‘workaholic’ presenta elevati livelli di aggressività, tensione continua, incapacità a rilassarsi, è sempre sicuro di sé, coltiva sentimenti di invincibilità, non tollera critiche o ostacoli, è arido, anaffettivo, rigido sul piano cognitivo, concentrato pressoché esclusivamente sul successo professionale, tende a ipercontrollare ogni aspetto della sua esistenza, senza porre confine tra la vita professionale e quella personale. Trascorre il tempo libero e le ferie in attività che possano avere una qualche utilità per il lavoro e per la carriera, e se non gli è possibile avverte insopportabili sentimenti di irrequietudine e noia. Prova un forte disprezzo per attività che considera non costruttive, dunque inutili e futili, quali concerti, teatri, sport; non coltiva alcun hobby se non è in qualche modo connesso con un vantaggio lavorativo.

Come rendersi conto di esseivenuti dipendenti dal lavoro? Il dipendente

1. Alterna affermazioni sull’essere molto impegnato a lamentele relative all’essere indispensabile.
2. Crea forte pressione tra i suoi colleghi e/o dipendenti, contribuendo a rendere sempre più pesante il clima lavorativo.
3. Esegue i compiti in moto preciso e ossessivo.
4. La vita sociale e affettiva viene completamente trascurata.
5. La propria autostima si basa esclusivamente sui successi lavorativi e tende a sentirsi superiore a chi non condivide questa etica.
Se presenti questi comportamenti, è il momento di ritagliarti un’ora extra lavorativa e rivolgerti ad uno specialista!

Riferimenti bibliografici:

– Alonso-Fernández Francisco “Le altre droghe: alimentazione, sesso, televisione, acquisti, gioco, lavoro” – Roma: EUR, 1999. – 208 p.; 21 cm.
-Rispoli L. “Esperienze di Base e Sviluppo del Sé- L’evolutiva nella Psicoterapia Funzionale”, Franco Angeli, 2004.
– Pani Roberto, Biolcati Roberta “Le dipendenze senza droghe: lo shopping compulsivo, Internet e il gioco d’azzardo”-Utet 2006
– Tejeiro Salguero T. Dipendenza dai videogiochi, “Personalitàdipendenze”, 9 (2003), n.1, p.11-22

Psicologa Padova - Francesca GalvaniLa dipendenza da lavoro: 5 modi per riconoscerla

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