L’arteterapia: quando e perché?

“Ogni bambino è un’artista. Il problema è poi come rimanere un’artista quando si cresce”
(Pablo Picasso)

L’arteterapia è un intervento che fa parte del filone delle terapie espressive, nato e diffusosi negli ultimi decenni. Occorre innanzitutto sottolineare che arteterapia con è sempre sinonimo di psicoterapia, in quanto nel primo caso si può diventare arteterapeuti attraverso la frequentazione di una scuola privata di durata triennale, per l’accesso alla quale è sufficiente un diploma di scuola superiore; a volte l’arteterapeuta è anche psicologo e/o psicoterapeuta se ha acquisito quei titoli attraverso una formazione universitaria e post-universitaria.
L’arteterapia ha portato a numerosi risultati nell’ambito dell’educazione e della riabilitazione, perciò è sempre più ben accolta anche nelle strutture pubbliche o convenzionate, come le scuole, gli ospedali, i centri diurni, le cooperative o le comunità terapeutiche. Parlare di arte implica spesso confondere l’attività artistica in sé con un prodotto artistico, ovvero il semplice risultato finale, a cui generalmente viene attribuito un valore economico screditando spesso la creatività dell’artista; inoltre, si definiscono artisti soltanto alcuni individui con capacità particolari, perdendo di vista il fatto che la creatività è insita in ognuno di noi.
L’arte soddisfa il bisogno di espressione di sé di ogni singolo essere umano, è un modo di affermarsi e di dimostrare al mondo la propria presenza, perciò ogni prodotto dovrebbe essere valutato in base all’importanza che ha per chi l’ha fatto. Attraverso l’attività artistica l’individuo esprime se stesso, le proprie idee, i propri sentimenti ed emozioni, parte di sé spesso non comunicabili a parole. La Creatività è una competenza necessaria per lo sviluppo dei bambini e per il mantenimento della Gioia e della Progettualità dell’adulto. L’arte, pertanto, dovrebbe essere parte integrante dei sistemi educativi e non considerata appannaggio di pochi o intervento terapeutico.


L’espressione artistica è sempre stata promossa fin dall’antichità e in tutte le popolazioni in quanto mezzo efficace per la gestione delle emozioni, come la catarsi del teatro nella tragedia greca, o l’esorcismo della malattia tipico della pizzica pugliese. L’uomo ha sempre riconosciuto l’importanza dell’arte ma da alcuni decenni anche la scienza ha tentato di dare una spiegazione obiettiva ai meccanismi implicati.
L’arteterapia consiste in un’espressione di sé attraverso tutti i livelli: il livello posturale attraverso la manipolazione di oggetti, i movimenti e l’espressività del viso, il livello cognitivo attraverso l’ideazione del prodotto, il livello fisiologico mediante la secrezione di sostanze endogene tipiche stato di benessere indotto dall’attività stessa, e il livello delle emozioni. Questo avviene Indipendentemente dalla forma d’arte utilizzata.
Le artiterapie possono, quindi, divenire mezzo terapeutico importante nella psicoterapia e nella riabilitazione in cui tutto l’organismo viene stimolato in modo integrato.

Bibliografia
– L. Rispoli Esperienze di Base e sviluppo del Sé. Franco Angeli Editore, Milano (2004).
– P.E. Ricci Bitti Regolazione delle emozioni e arti-terapie, Carocci, Roma (1998).

Psicologa Padova - Francesca GalvaniL’arteterapia: quando e perché?

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