“Torna indietro!” il bruco la richiamò, “ho qualcosa di importante da dirti!”.
Sembrava promettente: Alice si voltò e tornò indietro.
“Mantieni la calma,” disse il bruco.
(Lewis Carroll)
Sono molti i sintomi e le patologie a cui può portare lo stress: danneggiare il nostro cervello e il nostro sistema cardiocircolatorio, alterare il nostro metabolismo, abbassare il sistema immunitario rendendoci vulnerabili alle malattie, creare problemi alla nostra vita sessuale. Per fortuna c’è speranza!
Esistono alcuni metodi pratici per ridurre e gestire lo stress:
- L’attività fisica è ottima per contrastare lo stress per numerose ragioni: innanzitutto riduce il rischio di varie malattie metaboliche e cardiovascolari e, quindi, riduce l’occasione per lo stress di peggiorare tali patologie. Il condizionamento fisico prodotto dall’esercizio regolare abbassa la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca e aumenta la capacità polmonare. L’esercizio fa bene, fa aumentare la secrezione di beta-endorfina, incrementa la sensazione di autoefficacia e realizzazione ed esalta l’umore. Ma attenzione! L’esercizio riduce lo stress finché è qualcosa che piace, altrimenti se si fa in modo forzato diventa un’ulteriore fonte di stress. L’attività fisica deve avvenire in modo regolare e per un periodo prolungato ma senza esagerare, altrimenti si rischia l’overtraining!.
- La meditazione, quando viene fatta regolarmente e per un periodo di tempo prolungato, sembra avere effetti positivi sulla salute riducendo i livelli di glicocorticoidi. Gli studi mostrano nettamente i benefici fisiologici durante la meditazione, è meno chiaro se questi effetti persistano a lungo.
- Controllo e prevedibilità. Informazioni predittive su stressor incombenti possono ridurre di molto lo stress, salvo per eventi inevitabili e rari(es. terremoti o caduta di meteoriti) o nel caso di eventi troppo frequenti (es “troverò traffico al ritorno dal lavoro”). Le informazioni predittive non hanno un effetto positivo se date pochi secondi prima o molto in anticipo. Nel primo caso non servono a nulla e nel secondo aumentano l’ansia dell’attesa.
- Il sostegno sociale rende gli stressor meno stressanti, ma anche questo non è sempre vero: ci sono persone che, per nulla al mondo, vorremmo avere accanto quando siamo agitati, e altre volte non vorremmo proprio avere vicino nessuno. Non bisogna confondere la vera affiliazione e il vero sostegno con i semplici rapporti sociali: una persona può sentirsi sola in mezzo ad una grande folla oppure di fronte a qualcuno di intimo che si è rivelato, invece, un estraneo. Confidarsi con un amico alleggerisce un sacco pesante.
- Scegliere la strategia giusta al momento giusto è un potente riduttore di stress. Quando accade qualcosa di bello è salutare credere che questo esito sia derivato dai propri sforzi e abbia implicazioni ampie e durevoli. Quando l’esito è negativo, riduce lo stress credere che sia dovuto a qualcosa fuori dal proprio controllo, che sia un evento transitorio e con implicazioni molto limitate. A volte è necessario scaricare la tensione attraverso lo sport o altre attività piacevoli, altre ancora basta affidarsi al sostegno di qualcuno.
E se ancora non basta, in molti casi la psicoterapia può modificare non solo i comportamenti ma anche i profili di colesterolo, il rischio di infarto e di morte, a prescindere dai cambiamenti della dieta o da altri regolatori fisiologici del colesterolo.
Foto di Francesca Galvani
Riferimenti bibliografici:
-Rispoli L. “Esperienze di Base e Sviluppo del Sé- L’evolutiva nella Psicoterapia Funzionale”, Franco Angeli, 2004.
-Sapolsky R. M. “Perchè alle zebre non viene l’ulcera? La più istruttiva e divertente guida allo stress e alle malattie che produce. Con tutte le soluzioni per vincerlo”, Orme Editori, 2004.
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