“C’è una forza che guida ogni cosa in questo universo; la puoi chiamare come ti pare, i nomi cambiano a seconda delle lingue; quando sei vicino ad essa, hai il potere di fare qualsiasi cosa”
(Toba Beta)
L’assertività, o anche senso di autoefficacia, è la capacità di farsi valere, di non farsi spostare dalle proprie opinioni e di perseguire i propri obiettivi con determinazione superando gli ostacoli che la vita o gli altri ci pongono, senza violenza né prevaricazione della libertà altrui. Non è un andare contro l’altro ma un modo di crearsi il proprio spazio.
Questa capacità si sviluppa non nei primi anni di vita, in cui prevale l’esercizio della forza soprattutto sul piano fisico, ma quando cominciano a complessificarsi le competenze cognitive. A volte può andare incontro ad esperienze negative che non ne consentono il completo sviluppo, come la scarsa valorizzazione, e che possono trasformarla in rabbia, recriminazione continua o eccessiva sfrontatezza e prevaricazione degli altri. In altre parole o si diventa vittime o prepotenti. Vi rimando ad un altro articolo per un approfondimento su questa tematica. In questo articolo mi limiterò a darvi
5 pratiche indicazioni su come migliorare la propria assertività.
1. Linguaggio del corpo. I cambiamenti del corpo influenzano la mente e le emozioni, e viceversa. Partendo da questo presupposto, se ci è difficile cambiare schemi cognitivi o decidere di provare un’emozione diversa, potremmo, invece, provare ad allenarci sul cambiare le nostre posture tipiche. Iniziamo dalla testa: portiamo la fronte alta e lo sguardo dritto davanti a noi. I movimenti devono essere in tensione, tonici, ma non troppo rigidi; la postura eretta, le spalle aperte e non incurvate.
2. Miglioriamo la nostra voce. Se è troppo sottile e castrata o trattenuta, soffocata, dovremmo, innanzitutto, intervenire rispristinando la respirazione diaframmatica mediante esercizi di ginnastica respiratoria. Poi apriamo la voce facendo una A aperta e prolungata finché questa non resti sostenuta per diversi secondi. Possiamo affidarci ad un logopedista, ad un insegnante di canto o ad uno psicologo esperto della voce. Una bella voce, che sia ferma e decisa senza eccessiva durezza, trasmette più assertività di mille parole.
3. Usare l’immaginazione: la capacità di prefigurarsi una situazione e un nostro modo di comportarci prima che questo avvenga non è perdere tempo in inutili fantasie, ma è un importante aspetto cognitivo della progettazione e della scelta. Immaginare i possibili scenari ci da modo di vagliare tutte le alternative possibili, le possibili reazioni dei nostri interlocutori e le possibili strategie di comunicazione. L’immaginazione, pertanto, è una capacità progettuale, un allenamento che precede i fatti e le azioni.
4. Contatto/Apprezzare gli altri: anche gli altri come noi, hanno bisogno di essere apprezzati. Trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi è il primo degli insegnamenti. Dobbiamo considerare che farci valere e raggiungere i nostri obiettivi con determinazione non è mai andare contro l’altro ma affermare se stessi, considerare che con la rabbia non si va da nessuna parte mentre la forza abbinata alla calma è molto più efficace. Ciò significa poter spiegare con serenità le nostre motivazioni e le nostre ragioni e, a volte, raggiungere dei compromessi, a volte dire di no. Sovente, se saremo in grado di far capire all’altro quanto qualcosa è importante per noi, riusciremo ad ottenere ciò che desideriamo senza che l’altro si senta offeso o prevaricato in qualche modo.
5. Migliorare la propria autostima. Non si può essere assertivi se non si ha una sufficiente autostima e sicurezza di sé. Questo si può fare adottando un preciso atteggiamento corporeo, accettando i propri errori, accettando i complimenti altrui, pensando positivo, liberandosi delle persone negative, accettando i propri limiti e curando il proprio aspetto. Vi rimando all’articolo specifico per approfondire questo tema.
Foto di Francesca Galvani
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